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L'uomo è... frugivoro

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Buongiorno a tutti.
Oggi tratterò un argomento molto delicato e particolare, che tocca la coscienza di tantissma gente. Nella speranza di non urtare nessuno e che non si sollevino polemiche ma al massimo solo scambi di opinione.
Perché innanzitutto, ognuno di noi deve essere libero di pensarla come vuole senza offendere o intaccare la libertà ed il pensiero altrui.
 
Vi inizio dicendo il mio di pensiero: non posso nascondere che desidererei tanto diventare vegana crudista tuttavia, dopo numerose visite mediche, ricerche e studi personali, sono arrivata alla conclusione che bisogna mangiare un po’ di tutto.
Ripeto: questo è solo il mio parere e non ho nulla contro i vegani ed i vegetariani anzi, tanto di capello.
 
Questo articola vuole solo informare e spiegare perché in molti sostengono che l’uomo sia un essere frugivoro.
 
Dunque, vegetariano viene dal latino vegetus che vuol dire forte, sano, vigoroso.
“Casualmente” gli animali più forti alle fatiche fisiche sono vegetariani: il toro, l’elefante, il rinoceronte, l’ippopotamo, le scimmie antropomorfe (scimpanzè, gorilla, etc.), bue, cavallo, mulo, asino, ecc.
Gli animali più prolifici sono vegetariani: i conigli.
Gli animali più longevi sono vegetariani: l’elefante.
  Alcuni personaggi storici famosi e vegetariani: Ippocrate, Gandhi, Darwin, Einstein, Freud, Galileo, Goethe, Kafka, Leonardo, Luther King, Newton, Pascal, Pitagora, Platone, Plutarco, Rousseau, Seneca, George Bernard Shaw, Tolstoj, Voltaire, Wagner, …
George Bernard Shaw “chiedeva”: “E dal momento che noi siamo i sepolcri viventi di animali morti di morte violenta, come possiamo aspettarci condizioni ideali su questo pianeta?”
 
L’essere umano appartiene all’ordine dei primati antropomorfi, per loro natura frugivori, cioè atti a consumare frutti, foglie, semi.
La neurofisiologia, l’embriologia, l’anatomia comparata confermano come l’uomo sia strutturato per cibarsi di frutti freschi, foglie tenere, tuberi, radici e non di muscoli, ossa ed interiora come i carnivori.
  Circa 2 milioni di anni fa nell’era Neozoica avvennero glaciazioni, interglaciazioni (ritiro dei ghiacci e avvento dei clima più caldi) e periodi di siccità contrapposti a forti diluvi. L’Homo Habilis sarebbe dunque passato al carnivorismo per poter sopravvivere, pagando però  con l’accorciamento della vita media.
Oggi solo gli esquimesi restano un popolo carnivoro per assoluta necessità (tuttavia non superano i 30 anni di vita, in quanto vittime dell’arteriosclerosi causata dall’alimentazione carnivora).
   Importante sapere che l’apparato digerente dell’uomo e quello dello scimpanzé sono quasi uguali e uomo e scimpanzé hanno in comune il 98% del patrimonio genetico.
 
L’uomo è frugivoro perché
  • privo di sufficienti acidi gastrici per disintegrare le proteine animali (10 volte meno acido cloridrico dei cani e dei gatti nel proprio stomaco)
  • L’uomo non possiede l’enzima uricasi per disintegrare i 28grammi di acidi iurici regalati da ogni kg di proteine vegetali (mentre cani e gatti abbondano di tali enzimi)
  • Il sangue dell’uomo è alcalino (7.30-7.50  e non 6.0-7.0 come nei cani e nei gatti)
  • Carni e latticini rilasciano ceneri acide che acidificano il sistema. Negli animali carnivori ciò non accade perché il loro stesso sangue è già acido. Bastano solo 30gr. di proteine animali per acidificare il sistema umano.
  • Il latte materno umano ha la stessa percentuale proteica della frutta (4-5%) e non 15% nel latte del bovino, 30% nel cane, 40% nei gatti, 50% nei topi.
  • Il sistema gastrointestinale umano è oblungo, stretto, spugnoso, pieno di curve e di risalite, ecc… i carnivori invece hanno un intestino corto, tozzo, liscio, ecc. L’organismo di un animale carnivoro cerca di espellere la carne dal proprio organismo con la massima velocità possibile, data la sua tossicità. Una riprova di questo dato è data dal fatto che il suo intestino è lungo 3 volte il corpo, mentre quello dell' uomo (e degli animali frugivori) è pari a 12 volte la lunghezza del corpo [gli erbivori hanno un tubo digerente che arriva a superare 12-18 volte quella dell’intero corpo; nei carnivori tale divario si riduce a 4volte, nell’uomo e nalla scimmia a 7-10volte.]. Ricordate che la lunghezza del tubo digerente è proporzionale alla quantità di fibre vegetali presente nella dieta dell’animale: infatti, la cellulosa necessita di un lungo processo digestivo per essere degradata. Inoltre le mucose spesse e muscolose dei carnivori tollerano forti succhi gastrici, necessari alla digestione della carne, mentre l’uomo ne rimane danneggiato.
  • Il sistema immunitario umano accoglie i pasti carnei come nemici invasori creando così pesanti reazioni leucocitiche (come dimostrato da Kouchakoff).
  • L’uomo è dotato di mandibole mobili laterali, tipiche del frantumamento di frutta e semi; nei carnivori le mandibole sono fisse.
 
Concludendo semplicemente, si deduce che la dentatura e l’apparato digerente umano non è concepito per mangiare carne.
 
Spero che l’articolo vi sia piaciuto, e soprattutto mi auguro di non aver turbato la sensibilità di nessuno.
Ricordate che notare le differenze è importante e non dovrebbe separarci, ma unirci con il resto del creato.

Kiss
by Donna Enrica
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